The Manchurian Candidate
Se mi è stato chiesto di scrivere due righe a propos del film di ieri deve proprio significare che il Manchuriano ha avuto effetti deleteri non solo sulla mia di psiche.
Due piccole note:
1) oggi non posso lavorare perché c'è un supervecc che stà installando il nuovo notebook, visto che mi stavo rompendo le palle ho vagato per l'allianz con il vecchio pc sotto braccio finché ho trovato una docking station smarrita da qualcuno in una sala riunioni, il che fa notare quanto lavorino bene le corporation nella Top 500 di forbes, quindi pensare che entità di questo genere possano in qualche modo cospirare, a qualunque livello, è davvero fantascienza.
2) l'altro giorno leggendo i commenti su imdb ho visto che il nome tecnico per delle descrizioni che svelano pezzi della trama e che quindi rischiano di rovinare la suspence si chiamano spoiler, praticamente tutto quel che segue è uno spoiler.
Il film non è malfatto, ottima realizzazione, bella fotografia, attori un sacco bravi, tanti premi oscar, Denzel da solo è buono a tenere in piedi un film, il cicciobello presidenziale si difende, Meryls Streep è come al solito più brava che bella.
Il Soggetto: un conglomerato militar/industriale che fa miliardi con contratti con la difesa e desidera farne ancora di più si lancia in un'oscura operazione al fine di far eleggere un presidente fantoccio, figlio rincoglionito di un navigato quanto scaltro politico.
Ora visto che per vedersi una vicenda del genere basta guardarsi gratis il W alla CNN, l'hollywoodiano sceneggiatore della vicenda ha deciso che era il caso di inventarsi qualcosa in più; avantutto la par conditio, visto che non si voleva far sembrare la vicenda un'invettiva contro i repubblicani (che da queste parti mai se n'è visto uno, ma in america probabilmente sono una consistente parte del pubblico) si è deciso di fare della megera tramatrice una sorta di sosia di Hillary Clinton (e qui dico povera Meryl, non che sia davvero una gran bella donna, ma insomma è comunque una star di hollywood) e seppure mai viene detto esplicitamente il partito del candidato Manchuriano è quello democratico (o almeno a casa mia il partito blu che corre contro il partito rosso che vince in texas non mi spuzza tanto di GOP).
La Hallyburton (ecco non volevo dirlo perché mi sembrava fin troppo triviale ed invece mi è scappato) della situazione si chiama Manchurian Global, abbastanza etnica peraltro, anzi a vedere riuniti i gran lup dellla corporazione sembra di assistere all'United Colors of Benetton goes public, mette le mani su di una tecnologia di mind control sviluppata da uno scienziato pazzo sudafricano, in realtà piuttosto cretino visto che potrebbe usarla lui per prendere il potere sul mondo, e decide di utilizzarla in un'improbabile cospirazione della durata di una dozzina di anni: dei soldati durante la guerra del golfo vengono prelevati, gli viene fatto il lavaggio del cervello, vengono convinti a far sì che uno di loro riceva la medaglia del non so che del congresso, affinché questo anni dopo possa buttarsi in politica e una quindicina di anni dopo correre per la casa bianca.
Ora dico che razza di cospiratore ordirebbe mai un piano così scemo, o per lo meno mi si conceda che se sti Manchuriani ambiscono a controllare il mondo, la prendono piuttosto larga.
Complice in questa macchinazione è la mamma senatrice di sto poro diavolo di un candidato manchuriano che si è arrabbiata tantissimo perché il figliuolo se la spassava con il prototipo della brava ragazza, tra l'altro figlia di un altro senatore impersonato da Jon Voight (cui comunque hanno fatto un torto visto che nel mondo reale ha generato Angiolina e in questo
film come figlia gli hanno dato una sorta di anoressica dagli occhioni di ghiaccio) che ai miei occhi di profano mi pare non proprio il peggio partito, è vero cha sul finale si intuisce una sorta di morboso rapporto incestuoso tra mamma Meryl e il cicciobello, ma la cosa mi faceva un po' senso e ho deciso di non captarla (tra l'altro se uno vuole fare il presidente non è il caso di avere tra gli scheletri nell'armadio l'incesto, il pubblico americano, e di qualunque altra parte del mondo, ti perdona se ti fai fare un pompino dalla stagista invacchita, se in giro non c'era di meglio, ma la mamma è la mamma), ha messo i bastoni tra le ruote della relazione e ci ha consigliato alla sorta di scheletro coi capelli + occhioni di disfesciarsi dal giaciglio del suo pargoletto, il figlio se le pigliata male ed è partito per il golfo, e allora la mamma ha deciso di farlo trasformare in una sorta di pupazzo telecomandato.
A salvare il mondo ci pensa il Denzel, che pur essendo telecomandato anche lui e avendo allucinazioni da mane a sera riesce comunque a spacciarsi per persona normale, un po' per caso scopre la macchinazione planetaria in atto, un po' per caso casca su di una superagente del FBI che ancora mi sfugge che ci facesse da quelle parti, la quale alla fine riesce 1) a coprire il fatto che il Denzel accoppa con un colpo solo e Manchuriano (che nel frattempo era diventato vicepresidente) e mamma cospiratrice, 2) a distruggere la Manchurian Global Corporation facendo modificare con il photoshop un frame di una telecamera di sorveglianza e riuscendo così ad incastrare (non ho ben capito come) la corporazione più potente del mondo.
La tizia è davvero il deus ex machina della situazione, ci mancava solo che guardasse fuori bene... ma in questo film spazio per belle donne non ce n'era proprio.
Piccolo dettaglio ma comunque degno di nota sono le news che vengono trasmesse nello scroller in fondo allo schermo durante i vari telegiornali che si vedono durante il film, ne ricordo solo una che diceva una cosa del genere "W-Mart sales top 40 trillion $", totale.
Alla fine questo film, mi ha fatto ridere... suo maglrado.
martedì, novembre 16, 2004
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