sabato, gennaio 10, 2004

Non ti scordar di me

Il film di ieri m'è piaciuto, è ben scritto, non annoia pur trattando di un soggetto di per sè banale e già visto e rivisto alla nausea. Buona la tecnica, nulla di spettacolare ma onesta; la camera è dinamica, considerando in particolare che quasi tutto il film si svolge in spazi serrati, il risultato è dinamico, si evitano quei dialogi infiniti con campo e controcampo che caratterizzano i cosiddetti film "di spessore"...
Moretti farebbe bene piazzarsi a spiare il Muccino che fa il regista, chissa che non impari qualcosa sulle tecniche cinematografiche degli ultimi sessant'anni.

La Morante è davvero impresive, uscendo dal cinema uno non ha neanche un'ombra di dubbio che anche nella vita reale possa essere una rompipalle di prima classe.... più volte ho dovuto frenare l'impulso di andare a prendere a ceffoni lo schermo, esce a testa alta da un personaggio complicato.
Che si innamori del regista omosessuale è un po' gratuito, ma era un elemento comunque necessario altrimenti 1) il personaggio diventava davvero una fredda rompicoglioni presa solo dalle sue vicende di fare l'attrice (tale madre, tale figlia) 2) il film diventava una specia di manifesto post femminista in cui sembra che le crisi famigliari siano causate solo dalla debolezza degli uomini che piuttosto che affrontare la vita crollano come un castello di carte.

Il Bentivoglio sembra la pubblicità della loreal vent'anni dopo, fa un gran vagare per le stanze con lo sguardo vacuo, si incorona per la Bellucci, e hai voglia, e se davvero erano compagni di scuola lei si è fatta prestare la camera iperbarica di Micheal Jackson, nel suo film precedente limonava con Keanu Reeves, qua ha fatto le medie con un antico... bah.
La sua highlight è farsi quasi accoppare da un'auto per permettere ai suoi congiunti di lanciarsi in espressioni di appicicoso buonismo.
Ho invece trovato didascalico il suo cercare di ricostruire la vita famigliare dell'inizio del film: "dai andiamocene tutti in vacanza insieme, che bello", resa grandiosamente invece è l'impacciatura che qualunque persona che non ha vissuto le relazione per cellulare o sms ha quando vi ci si deve confrontare per la prima volta.

Loreal e la Bellucci riescono a dar vita ad una coppia di una tale noia, quando si leggono l'un l'altra l'oltremodo banale libro di lui è davvero uno strazio, è un triste quadro delle relazioni umani, lui e la moglie non hanno niente da dirsi, lui è l'amante via che cazzate non si dicono... ovvio che se a casa hai la scassapalle, il drogato e la zoccola in erba quando ti capita di scoparti la Bellucci che tra l'altro è tutta mielosa e gentile ti sembra di aver cambiato pianeta.

La Bellucci di suo non fa tanto, è e basta, bella, anche se non come nel patto dei lupi, ma il Loreal non è Cassel, molto dolce, taciturna mentre guarda con gli occhioni scuri, triste e deliziosa... ovvero nessuno tra il pubblico avrebbe consigliato al Loreal di starsene con la moglie, e il fatto che alla fine del film lui la richiami è comprensibilissimo, visto che era l'ultima cosa bella che gli fosse successa prima di finire spetasciato contro un'auto, avere il quarto d'ora di attenzione da parte della famiglia, e tornarsene zoppicante alla vita di prima.

Il Muccino piccolo sembra la versione un po' più incoronata di mio fratellino, sul finale si trova una ragazza normale invece che una pseudo intelletuale cannaiolo-martellesca (gx mi ricordo di averti incontrato sul trendo da milano che venivi da una mostra di statue, tanto tempo fa), niente da dire ha fatto la parte di se stesso se il fratellone non gli avesse regalato un sogno.

La Romanoff ha un corpo per la pornografia e un faccione da schiaffi, non ho mai conosciuto personaggi del genere, non so se esistono, probabilmente si ma ho sempre frequentato gli ambienti sbagliati... una vita sprecata... la mia.... è isterica come una preadolesciente ed è zoccola come una navigata megera che avesse dovuto cavarsela da sola vivendo sotto un ponte nella periferia di qualche megalopoli del terzo mondo da quando aveva 11 anni.... per il resto è un gran "da dove non ce n'è non se ne può tirar fuori".

Alla fine il più in chiaro di tutti è il Tarico.

In sostanza un bel film. e se per caso assomiglia alla vita di qualcuno, allora quel qualcuno è infossato... sostanzialmente assomiglia alla vita di un sacco di persone.... infossate.

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