
Panic Room ad alta quota?
Jodie Foster è un ingegnere aeronautico (no, il "una ingegnere" urta troppo la mia sensibilità fonoestetica per poterlo usare), di nome Kyle, ma poco importa visto che non ci si dimentica che sia Jodie Foster neanche per mezzo secondo, che ha vissuto per anni a Berlino (le prime battute del film sono in tedesco, tanto che mi ero già messo a piacchiare chi aveva preso i biglietti pensando di essere finito ad una proiezione doppiata) dove a progettato un aereo che all'occhio somiglia tanto al A380 ma che di nome fa 8747 (giusto per non scontentare nessuno di qua e di là dell'Atlantico).

Jodie ha da pochi giorni perso il marito e stà rientrando negli Stati Uniti per dargli degna sepoltura (la salma fa parte del bagaglio). Con lei viaggia la figlia di sei anni, che visto che viene detto si sa essere sotto shock, anche se all'occhio di colui che nulla sa dei bimbi pare piuttosto normale.
L'aereo è capitanato da Sean Bean (tra le altre cose Boromir in Lord of the Ring, il Cowboy in The Big Empty, Ulisse in Troy, nonché cattivo in una non trascurabile quantità di blockbuster) tra le hostess si ha Erika Christensen (già andata ammale in Trafic e prima della classe che strippa male durante il SAT in The Perfect Score) mentre l'addetto alla sicurezza da post 11 settembre è Peter Sarsgaard (faccia da schiaffi omofoba in Boys don't Cry, faccia da schiaffi yuppie e bangante Denise Richards in Empire, faccia da schiaffi tossica in The Salton Sea e faccia da schiaffi di cui non ricordo il ruolo in Garden State).

Altri passeggeri comprendono famiglie rompipalle, arabi assortiti, all-american che si scagliano contro gli arabi assortiti alla prima occasione ma poi si scusano perché in fondo sono brave persone, e via dicendo.
Jodie si assopisce e quando si sveglia la figlia non c'è più. Si lancia alla ricerca e dapprima viene aiutata dall'equipaggio e ha sostegno e simpatia da parte dei passeggeri. Fin qui nulla che il trailer già non abbia svelato, e fin qui tutto bene, ciò che segue svela il resto della trama, quindi se non l'avete visto e ne avete l'intenzione fate attenzione. Gente avvisata mezza salvata.
Le ricerche procedono ma la bimba non salta fuori e a breve il capitano le fa sapere che da terra gli è stato comunicato che la figlia è in realtà morta assieme al marito e che lei stà vivendo in uno stato di allucinazioni.
La tensione sale e per un certo lasso di tempo si ha il dubbio che Jodie possa effetivamente non starci dentro più di tanto e vedere cose che non esistono. L'aereo è di dimensioni ciclopiche, tre piani e mezzo, con ampi volumi inutilizzati, griglie e pannelli, scalette, e via dicendo, lo stile è quello dell'architettura allo spreco delle basi segrete dei cattivi dei James Bond, in cui nel cunicolo subacqueo da cui dovrebbe uscire il sottomarino automatizzato con i missili atomici per distruggere Washington, Londra, Pechino e Mosca ci si è premurati di installare file di lucine azzurre. Trovare una bimba in un ambiente di questo genere somiglia alla proverbiale ricerca dell'ago nel pagliaio, anche perché Jodie, che con il procedere del film svela doti atletiche e di furtività degne di un navy seal dapprima si lancia in iniziative isteriche ed inutili in modo da ritrovarsi addosso gli occhi e le antipatie di tutti i passeggeri.

Si scopre che il faccia da schiaffi è in realtà un crudele criminale che ha ordito un sofisticato piano, al cui confronto l'assassinio di Kennedy era plain vanilla, per ricattare la compagnia aerea e far cadere la colpa su Jodie. Il piano prevedeva i seguenti passi: uccidere il marito di Jodie, mettere dell'esplosivo nella bara, rapire la bambina per mandare Jodie fuori di testa, aspettare che Jodie senza ragione alcuna apra la bara del marito (sigillata con un codice), recuperare l'esplosivo, piazzarolo, ricattare la compagnia aerea che seduta stante verserà 50 milioni di dollari su di un conto irrintracciabile(?), far atterrare l'aereo in un luogo dimenticato da Dio, far credere a Jodie che in realtà la gente stà scendendo per permettere di svolgere una ricerca più accurata, far ammazzare Jodie dalle teste di cuoio e infine, e giusto per essere più efferati, far saltare in aria aereo e bambina. Ora è evidente che per ordire un piano di questo genere bisogna essere completamente deficenti, ulteriori indizio in questo senso è il fatto che la complice del faccia da schiaffi sia una hostess ipercretina che alla prima difficoltà va in panico e fugge.
Il piano sopra descritto è talmente scemo che Jodie riesce a sventarlo senza particolari intuizioni, i cattivi muoiono o finiscono in prigione, il capitano si scusa per non averle creduto e i passeggeri americani e arabi (nel frattempo diventati amiconi) le danno pacche sulla spalla e si dicono tra di loro cose del genere "hell yeah, she never gave up".
Il film è una produzione hollywoodiana di primo piano, quindi tecnicamente impeccabile, ha un buon cast, e una sceneggiatura che regge per i primi 35 minuti. Ha il pregio di poter essere guardato a cervello semispento, i personaggi sono pochi e non si fatica a distinguere i buonim, i brutti e i cattivi, quindi se non si ha il vizio di cercare la coerenza nelle storie il film va giù benone. Di film simili ce n'è parecchi, così su due piedi mi vengono in mente Passenger 57, Executive Decision, Airforce One e il recente Red Eye... diciamo che il connubio film ambientato su aereo, sceneggiatura debole pare quasi la regole (dei film precedentemente citati ad istinto salverei solo Passenger 57). Probabilmente il rammarico più grande è che fino ad un certo punto il film tiene, si ha il dubbio che la bambina a bordo non ci sia mai stata, ci si chiede dova la storia possa andare a parare, poi il tutto si sgonfia come un soufflé mal fatto, peccato.
Il titolo non ha un significato particolare, tolto quello di essere qualcosa che c'entra con l'aviazione, ne è particolarmente brillante, e in questo è in linea con il resto del film.
valutazione: ***
3 commenti:
beh, il meno che si possa dire è che il faccia da schiaffi si svegli un po' fuori, perché la sua testa irrita parecchio, soprattutto quando cerca di far credere al pubblico che è un vero cattivun crudelissimo! Per fortuna (o purtroppo) non l'ho visto in altri film finora, o almeno non l'ho notato, e forse in quelli fa migliore figura, ma qui non ci siamo per niente! Sarà in Jarhead, nuovo film di guerra di Sam Mendes e vedremo...
Saluti
Balmy
Il tizio non è a mio avviso del tutto inutilizzabile, ma se la parte è scritta coi piedi... per dire neanche Sean Connery riuscì a salvare Avengers.
A questo proposito qualche giorno fa mi sono posto il quesito di quale fosse il peggior film in cui sir Connery abbia mai fatto capolino, questi i candidati venutimi alla mente: Zardos, Highlander II, il sopracitato Avengers e per chi se lo ricordasse Meteor.
Prima che tu finissi l'elenco delle ciofeche in cui compare Sean Connery, già vedevo ZARDOZ (la Z fa più chic) scorrere a titoli cubitali nel mio logorato cerebro.
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