lunedì, marzo 07, 2005

Dodgeball

Per quanto un film sulla battaglia a due campi non può che sembrarmi che un doveroso tributo a questo meraviglioso gioco che è stato parte della prima giovinezza di tutti noi (almeno fino a quando l'aumentata forza fisica data dal crescere non ha finito per renderlo improponibilmente pericoloso) devo ammettere che questo Dodgeball convince solo fino ad un certo punto.

Ben Stiller, la cui personalità cinematografica presenta un imprecisato ma apprezzabile numero di lati oscuri, sapientemente coadiuvato da colei che nella vita reale è sua moglie e dal buon vecchio Vince Vaughn (tutto sommato una sicurezza) ha creato un film che non ha né capo né coda e che vive di alcune trovate piuttosto riuscite e di un gran numero di espedienti più o meno gratuiti.

Veniamo al in buona sostanza inesistente plot.
Ben Stiller è il facoltoso proprietario di una scintillante palestra, crocevia di ipervitaminizzati con abbronzature che ululano al melanoma ed in odore di abuso della chirurgia plastica tanto che da quelle parti Micheal Jackson verrebe probabilmente considerato uno che si è fatto forse prendere un attimino la mano ma che nulla ha fatto di poi così esagerato.
La palestrina di stampo pauperista di Vince Vaughn è invece punto di riferimento per esemplari viventi della più parte delle turbe psichiche per le quali medico abbia mai escogitato nome.

Vince Vaughn, il cui motto suona come "se non hai alcun obiettivo raramente verrai deluso", a fianco di uno stile di vita da videodipendenza da televisione trash, ha una gestione tanto caotica delle sue cose amministrative che quando l'improbabilmente supersexy avvocato della banca, che egli sospetta dapprima essere un regalo di compleanno, gli comunica che se a brevissimo non troverà una considerevole cifra di denare per cominciare a pagare i molteplici debiti da cui è oberato la palestra gli verrà prontamente confiscata, lo coglie cascante dalle nuvole.

Dopo una serie di goffe nonché malcongeniate iniziative dagli esiti pressoché nulli Vince e un'accolita di pariah del fitness per i quali la rugginosa palestra è un fondamentale punto di riferimento decidono di creare una squadra di dodgeball e di cercare di vincere il campionato nazionale, il cui premio guardacaso consentirebbe proprio di pagare i debiti.

Il resto della trama è tanto scontato da rendere superflua ogni qualsivoglia descrizione.

Tutto sommato il film è divertente, non particolarmente intelligente invero ma sempre meglio di una picconata negli stinchi, Ben Stiller non è nella più smagliante delle sue forme ma sento di dire che si difenda, il profondo disprezzo che gli viene palesato dalla protagonista femminile del film (la stessa di Zoolander, piccolo capolavoro questo, forse un po' incompreso) risulta più divertente se si sa che i due nella vita reale sono marito e moglie. Vince Vaughn sebbene non sia una superstar si difende; come attore gli va anche riconosciuto che accanto a ruoli in produzioni comico/demenziali quali questa è comunque riuscito a ritagliarsi qualche parte in altri generi di film, e si sa che la versatilità non è un male.

Facendo propria la filosofia del Vince Vaughn del film è consigliabile non farsi aspettative d'alcun genere riguardo questo Dodgeball, e così facendo si rischierà di finire col uscirne non delusi.

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