I trailer promettevano un Bruce Willis all'antico modo, sudato, sanguinante ed in canotta mimetica di due misure troppo strette ridotta ad un cencio entro la metà del primo tempo, ed entro certi limiti il film non disattende le aspettative di colui che considera L'ultimo Boyscout il più grande dei film Hollywood abbia mai creato, Die Hard l'unica delle trilogia e il disintegrato dalla critica Hudson Hawk una tutto sommato illuminata opera.
Bruce è (guarda caso) negoziatore di punta degli SWAT di Los Angeles, forte di una disinvoltura che si adorna di sicumera lascia che un piuttosto banale caso di andato a male sull'orlo della crisi di nervi sfoci nel bagno di sangue.
Profondamente toccato dall'esito avverso della vicenda l'inossidabile Bruce decide e di eliminare la sua improbabile capigliatura da Zz Top sulla via dell'ingrigimento e che la sua catarsi avrà da svolgersi in una sperduta località montana della California.
Moglie e figlia, vogliose di tutto fuor che di vivere nel borgo dimenticato da Dio in cui il Willis ha deciso di ritirarsi a fare la pace con il cosmo fanno le Wochenaufenthalt a Los Angeles e sono vivamente preoccupate dal vacillante stato del matrimonio del Bruce e della sua anonima bruna moglie dall'occhio ceruleo.
Visto e considerato che alla luce della Demi ingravidata da Ashton il teenager il menage famigliare del Bruce del mondo reale è assai più piccante e coinvolgente di quanto finora proposto dal film, lo sceneggiatore, o chi per egli, ci propone prontamente una serie di nuovi "amici" che per la gioia del pubblico pagante movimenteranno il resto della vicenda.
Dapprima viene introdotto un contabile con l'hobby del riciclaggio, vedovo, e con due figli che sono rispettivamente una versione più teeny di Tora Birch e un emulo incattivito di Dennis la Minaccia.
La simpatica famigliuola vive in un'eccentrica dimora incastrata in una parete rocciosa e che a fianco di un sistema di sicurezza che a saperlo quelli di Fort Knox ci trasferirebbero lì l'oro, vanta di misure anti incendio tanto scarse che piuttosto la SUVA ti manderebbe a giocare coi raudi in una raffineria.
A rompere l'idillio alla Mtv Cribs del riciclatore e figli (e a motivare la presenza del Bruce nel film) ci pensa un gruppetto di tre imbalorditi del luogo, ladri di polli wannabe, che decide sia sensato andare a rapinare in questa bizzarra abitazione.
Abili più nel crear pastrugni che nel rubare i tre riescono in men che non si dica a far precipitare la situazione, la polizia interviene in massa e a rendere il tutto più esplosivo ci pensano i datori di lavoro del contabile/riciclatore decidono di fare pressione su Bruce affinché questi risolva per loro la situazione.
Inutile dire che a questo punto la trasformazione della bucolica località rupestre in un infuocato miasma in cui il Bruce possa giustificatamente andarsene in giro sporco e sanguinante è praticamente ultimata; da qui via il tutto è un gran pianger e strider di denti, i deboli soccombono, i malvagi, ma che davvero malvagi sono, si riscoprono essere discendenti diretti del corvo e di un qualche alieno mutante ninja, la tensione crescie, la tragedia è dietro l'angolo ma Bruce, latente eroe costretto al volontario confino dal rimorso, quasi un deus ex machina arriva sempre a togliere le castagne dal fuoco.
Il risultato: qualcosa di divertente, il Willis sebbene non sia mai il superuomo sempre prossimo all'illuminarsi di immenso cui ci si era abituati nei primi '90 offre in ogni caso una più che onesta prestazione; tutto il resto? Fronzoli questo Hostage è un one man show e Bruce n'è l'indiscussa star.
Per intenderci nessuno verra messo alla berlina per eccesso di creatività a causa di questo film, ciò non di meno il discepolo del Willis non uscirà dalla sala deluso.
giovedì, marzo 31, 2005
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4 commenti:
Beh, indubbiamente urge una visione del filmaggio con muliebre accompagnamento. Ieri sera candidamente ha sbottato: "Hai un fisico come quello di Kifer Sutherland!" Devo offendermi o esserne lusingato? Aggiungo per completezza che Kiefer ha un fisico come quello del Bruce e quindi, visto che mia moglie è fan sfegata del Bruce, forse è un complimento.
Direi di sì visto che nel postulare la transitività del fascino ci intravedo una certa ragionevolezza. In questo senso gioca anche il fatto che molto probabilmente non ti ha sposato poiché particolarmente facoltoso
Questo lo dici tu, ma come prossimo Don Salerno ho alcuni privilegi, molti doveri e qualche risorsa segreta.
In questo caso si trattava probabilmente solo di gratuita adulazione : )
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