domenica, febbraio 20, 2005

Constantine

Constantine

John Constantine è un tizio dai modi poco garbati e dalla vista estremamente aucta che gli permette di vedere cose quali variazioni sul tema angeli e demoni; per quest'ultimi ha una particolare avversione che esprime disintegrandoli non appena gli si presenti l'occasione, non tanto perché sia davvero schierato a spada tratta dalla parte del bene, ma perché avendo visitato di persona più volte l'inferno, che come tradizione vuole viene qui rappresentato come luogo di fuoco, fiamme, zolfo, pianto e stridor di denti, e constatato come esso sia un luogo altrettanto spiacevole che l'Ikea al sabato nel primo pomeriggio, per estensione gliene vuole anche ai suoi proprietari e promotori.

Visto che vedere gente e fare cose è di per sé più interessante dell'onesto lavoro, il nostro si guadagna la pagnotta facendo il consulente per esorcismi particolarmente difficoltosi, attività che malgrado sia pericolosamente al limite dell'abuso della credulità popolare gli permette di incontrare un sacco di personaggi variopinti e bizzarri, e cosa non del tutto secondaria è compatibile con la sua personalità da Neo versione cocainomane iracondo.

Il già di per se solo molto relativamente quieto vivere del buon becchio Costantine viene turbato all'inizio dal film dalla fastidiosa scoperta di avere entrambi i polmoni in avanzato stato di incancrenimento, cosa di cui peraltro può ritenersi in buona parte responsabile visto che quando non stà ad inalare sulfuree vampate infernali non passa tempo senza in bocca una sigaretta.

Demoni ed angeli non usano abitare sulla terra, quando vi si avventurano finiscono spesso col fare una brutta fine, quindi paradiso ed inferi mantengono delegazioni di ibridi che vivono tra la gente e si occupano di fomentare il bene rispettivamente il male; Constantine, visibilmente seccato dalla prognosi pesantemente negativa che la sua non esattamente diplomatica dottoressa gli ha fatto, va a trovare Gabriel, ibrido benigno dalle fattezze della zoccolona capa degli alterni che vivevano sulla spiaggia in The Beach, il/la (sul sesso degli angeli non mi sento di discutere) quale gli fa sapere che malgrado il suo coinvolgimento in prima persona nel fare a brandelli i demoni la sua anima è comunque destinata a finire nella contabilità del diavolo vista tra le altre cose la sua mancanza di fede ("you don't believe John, you know, that's different").

Il sapere che a breve diventerà ospite permanente del diavolo non giova al già non stellare umore di John, oltre a sapere benissimo a cosa andrà incontro il fatto di aver passato la vita a prendere a martellate sui polpastrelli i suoi futuri seviziatori non può certo fargli sperare di incorrere in un trattamento preferenziale.

Il suo cammino si incrocia a questo punto con quello di Angela, poliziotta dal grilletto facile impersonata da Rachel Weisz, che dalla Mummia via non perde occasione per mettersi nei guai con l'oltretomba, la quale, con la razionalità tipica dei tutori dell'ordine, stà cercando di trovare nel paranormale una spiegazione al suicidio di sua sorella gemella, e da questo incontro di personalità manescamente depressive nascerà il pirotecnico menar le mani tra forze del bene e del male con l'aggiunta di qualche neutrale ("While you're doing the swiss a lot of people are dying"), antichi artefatti, anticristi wannabe e angeli con una visione molto personale del giusto e dello sbagliato, vicenda portante del film.

Non dico oltre della storia per non sciupare la suspence di chi il film non la visto, a mio giudizio è una pellicola davvero bellina, ben scritta e ben realizzata. Trattandosi di un adattamento di un fumetto che non conosco (Hellblazer, DC comics) non posso giudicare la qualità della trasposizione, mi permetto di dire che è meglio di Daredevil, anche se non si tratta di un gran che come Majorantenkriterium.

Piovose e darkeggianti le ambientazioni cittadine, tetra (e come potrebbe essere altrimenti) e con tutti gli elementi del caso quella dell'inferno, visivamente ineccepibile.

Bravo, davvero bravo, Keanu Reeves, asse portante del film, apprezzabile anche Rachel Weisz, sostanzialmente convincenti i parecchi cattivi (avrei voluto un po' più spazio al personaggio di Papa Midnite, che in realtà non sarebbe nemmeno cattivo, ma non ce n'era evidentemente il tempo), un pelino in meno i buoni, forse un attimino stereotipati, nulla di insopportabile comunque.

Roba buona insomma.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Volevo essere il primo a commentare questo Imperial Blog...

Una pagina che da tempo aspettavamo...

Commentando Costantine...

Dal titolo avrei detto un film sulla vita di Rudolph Mosshammer... o forse sulla morte... i costumi sono di Gaultier?

Propongo una campagna per la ricerca dei vecchi commenti...

Se vai avanti così al posto del Merenghetti ci sarà il Noris.

Se interessa posso aggiungere un commento al concerto di Battiato di ieri sera (19.2.2005).

imperator ha detto...

ciao gx.

niente gaultier, le ali degli angeli sono un po' lagerfeldesche, lucifero ha un look pimpesco, versace direi ; )